Il rivolgimento consiste nella manipolazione addominale per modificare la presentazione da podalica a cefalica.
E’ una manovra indicata nella presentazione podalica, situazione traversa o obliqua del feto dopo la 36 settimana di gravidanza.
Il rivolgimento per manovre esterne può essere eseguito intorno alle 36 settimane di gravidanza. In effetti, a quest’epoca di gravidanza la presentazione è quasi sempre definitiva, per cui le possibilità che il feto assuma spontaneamente la posizione cefalica prima del parto sono molto scarse.
Il rivolgimento non può essere eseguito nei seguenti casi:
Il rivolgimento viene eseguito in ospedale in regime di day‐hospital previa esecuzione degli esami ematochimici preoperatori ed elettrocardiogramma.
Si esegue una valutazione ecografica per confermare la situazione, la presentazione e la posizione fetale, la localizzazione placentare e la quantità di liquido amniotico (una buona quantità di liquido amniotico facilita il rivolgimento).
Viene effettuato un monitoraggio del battito cardiaco fetale.
Si infonde per via endovenosa un farmaco tocolitico per ottenere il massimo rilassamento uterino.
La procedura viene effettuata con estrema cautela mediante manovre standardizzate: il ginecologo esercita pressioni controllate sull’addome della futura mamma spingendo delicatamente la testa del piccolo verso il basso, così da favorire la sua rotazione
In ogni momento la manovra può essere sospesa.
Al termine della manovra si ripete il monitoraggio del battito cardiaco per sorvegliare lo stato di benessere fetale.
La percentuale di successo del rivolgimento è intorno al 60-75%.
Tuttavia, il successo del rivolgimento (cioè il fatto che il feto si sia finalmente posizionato cefalico) non garantisce che il parto avvenga per via vaginale in quanto potrebbero, prima o durante il travaglio, insorgere condizioni che richiedono l’espletamento del parto tramite taglio cesareo, per motivi diversi.
Il rivolgimento è consigliato sia per favorire l’espletamento del parto per via vaginale sia per evitare il taglio cesareo. E’ importante che ogni gravida parli con il ginecologo curante o con il responsabile della sala parto che programma il rivolgimento
La manovra è sostanzialmente priva di rischi se eseguita con cautela e con la collaborazione della paziente. Il pericolo potenziale di distacco di placenta e/o sofferenza fetale acuta è minimo e in ogni caso la struttura ospedaliera dove si esegue il rivolgimento è predisposta per poter espletare il taglio cesareo urgente in caso di necessità.
La paziente non è obbligata ad eseguire il rivolgimento e può decidere per un taglio cesareo elettivo consapevole però delle complicanze associate ad un intervento chirurgico