Pediatria: Il ruolo del microbiota intestinale nel cucciolo dell'Homo Sapiens Sapiens.

Negli ultimi vent'anni la ricerca medico-scientifica si è molto occupata del microbiota intestinale umano, dapprima quasi sconosciuto.

Per microbiota intestinale si intende l'insieme dei microogranismi che vivono nel nostro intestino in simbiosi con noi, indispensabili per la nostra salute.

La ricerca ha appurato che tutto il canale intestinale dell'uomo contiene batteri, soprattutto il colon; che questi batteri sono nostri amici e che l'amicizia con i batteri è molto antica.

Fino a poco tempo fa si riteneva che in utero il feto fosse sterile; ora sappiamo che la placenta contiene già batteri che sembrano provenire, secondo gli studi, dalla placca batterica orale della madre gestante. Durante la gravidanza il microbiota intestinale della madre muta e mutano anche i batteri presenti nella vagina materna, per prepararsi al passaggio del bambino attraverso il canale del parto.

Il passaggio attraverso il canale del parto è, infatti, fondamentale per la colonizzazione del neonato.

I primi batteri che il neonato nato da parto vaginale incontra sono i Bifidobatteri e i Lattobacilli, ottimi per produrre l'innesco della crescita del microbiota sano. Dall'iniziale attecchimento deriva una buona immunità ed un buon metabolismo per il cucciolo di Homo sapiens sapiens.

L'iniziale attecchimento prosegue e si fortifica con l'allattamento al seno materno. Il latte materno infatti contiene sia Bifidobatteri che provengono dall'intestino della madre sia oligosaccaridi, fibre solubili che servono come nutrimento dei batteri. In questo modo prosegue la crescita di un sano microbiota intestinale nel cucciolo d'uomo che conterrà in età adulta centinaia di ceppi diversi.

A sei mesi di vita, con lo slattamento, il microbiota dovrà confrontarsi con il cibo solido. Il brodo vegetale, base dei primi assaggi, colato, ricco di fibre vegetali solubili, è di certo un buon alimento che rispetta e cura il microbiota intestinale ancora delicato del cucciolo di Homo sapiens sapiens.

Nel tempo uno slattamento fisiologico, ricco di prebiotici a base vegetale ad azione anti infiammatoria completerà l'opera.

La nascita da taglio cesareo, l'uso indiscriminato di terapie antibiotiche nella madre o nel neonato, una alimentazione con latte artificiale o uno slattamento non fisiologico danneggiano il “natural core microbiota” del bambino e possono determinare l'onset di patologie croniche degenerative in età adulta.

Le funzioni principali del microbiota intestinale sono quella metabolica, con produzione di acidi grassi a corta catena che nutrono le cellule della mucosa intestinale; quella immunitaria con innesco del meccanismo della tolleranza intestinale e di protezione contro ceppi patogeni; la produzione di vitamina K e la scelta degli amminoacidi assorbiti derivanti dalla digestione quali triptofano o tirosina. Il microbiota intestinale è in grado, grazie a queste proprietà, di influire anche sulla quantità di neurotrasmettitori prodotti dal nostro cervello intervenendo nei meccanismi della depressione e altre malattie del neurosviluppo attraverso l'asse intestino-cervello.

Nei casi in cui sia stato impossibile mantenere in salute il microbiota del neonato/lattante è molto importante cercare di eliminare la "disbiosi intestinale" attraverso l'uso di probiotici adeguati.