Pediatra: Lo Slattamento Fisiologico

Preferiamo il termine “slattamento” perché “svezzamento”, che significa "togliere il vizio", ha una connotazione negativa rispetto all'allattamento al seno.

Negli ultimi anni si è progressivamente anticipata l'età dello slattamento fino ai quattro mesi di vita.

Questa tempistica è scorretta poiché non fisiologica e anche l'OMS consiglia lo slattamento non prima del sesto mese di vita.

Non bisogna avere fretta nel percorso dello slattamento e rispettare la specificità di ogni bimbo ricordando che, nel primo anno di vita, il cibo più importante è il latte materno.

È bene che i primi incontri alimentari siano semplici e lenti: un solo alimento alla volta, in piccola quantità, con attesa di due-tre giorni senza riproporre l'alimento; dal terzo giorno quell'alimento può essere ripetuto e dal giorno successivo si può inserire un nuovo alimento (modalità 3+1). Molta attenzione deve essere posta alla qualità degli alimenti che devono essere rigorosamente di stagione ed esenti da pesticidi, diserbanti o sostanze chimiche.

Per iniziare si può partite da un brodo vegetale di sola carota filtrato e dato con il cucchiaino senza alterare il ritmo delle poppate al seno. In questo modo il rifiuto sarà meno probabile poiché il bimbo non sentirà minacciata la sua fonte primaria di nutrimento, il seno, dalla novità del cucchiaio. In seguito, nel primo mese di slattamento, nel brodo potrà essere aggiunta una alla volta una nuova verdura ( no bieta e spinaci per la presenza di ossalati) e poi, dopo l'inserimento di due verdure nel brodo, crema di riso ( in vendita precotta, biologica e non integrale), un cucchiaino di olio di oliva premuto a freddo e biologico seguito da lenticchie decorticate. Ricordando sempre la regola del 3+1 si unirà poi una terza verdura al brodo, un nuovo cereale (per esempio il mais), piselli decorticati, ceci decorticati, olio di semi di lino e canapa, alghe e creme di semi oleosi e frutta secca. La frutta sarà offerta lontano dai pasti, da sola, fresca o cotta molto matura o con crema di riso o latte materno o vegetale.

Si raccomanda di tenere bassa la quota di fibre nello slattamento fisiologico almeno fino ai 12 mesi poiché le fibre sono in grado di intrappolare macronutrienti come zuccheri, grassi e micronutrienti come zinco e ferro; più opportuno quindi ricorrere a cereali raffinati, legumi decorticati, creme di frutta secca e semi oleosi, estratti. Il latte materno infatti, alimento principe per il lattante, non contiene fibra.